Lettera aperta a Mario Oliverio
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- Pubblicato: Giovedì, 30 Ottobre 2014 06:26
La Calabria ha bisogno d'altro
Caro COMPAGNO OLIVERIO,
Sono un giovane uomo; un giovane giornalista, disoccupato; un giovane di sinistra: lo sono da sempre e non sono neanche un cosiddetto "moderato". Ho sempre mantenuto la mia linea (ROSSA) e non sono mai stato protagonista di ARDITE, SERVILI E MESCHINE GINCANE tra SCHIERAMENTI e (presunti) potentati assortiti. Alle prossime elezioni regionali, non dovrei, quindi, avere dubbi nel votare LEI, ONOREVOLE Mario OLIVERIO. E, infatti, dubbi non ne ho... l'unica cosa che mi crea un perniciosissimo fastidio, inerentemente a tale OVVIO, coerente, orientamento, è un ricorrente pensiero: il mio voto, dato con COERENZA e COSCIENZA IDEALE, andrà allo schieramento che, pur essendo guidato da uno storico e autorevole esponente della sinistra cosentina e regionale, qual è LEI, ONOREVOLE OLIVERIO, annovera, tuttavia, tra i propri candidati non un semplice sindaco, NON UN BUON SINDACO, bensì un campione del trasformismo, "RAS" di una pletora di sodali politicamente "multicolore" (con larga rappresentanza DESTRORSA), PRIMO alfiere dell'incapacità amministrativa e del decadimento strutturale di un ente. È a costui che dovrebbe ridare fiducia l'assennato e già scottato (o sarebbe meglio scrivere "prossimamente spennato") locale CITTADINO? È a costui, è a questo sistema malato, incapace di riconoscere il merito, che un giovane come me, alla ricerca, dopo tanti sacrifici, di una giusta opportunità, dovrebbe dare legittimazione? ONOREVOLE OLIVERIO, MA COSA CI COMBINI? Perché permette tutto ciò? Perché non guarda con la dovuta attenzione alla realtà dei vari contesti territoriali nel momento di designare i Suoi "compagni" di schieramento? Sono sinceramente preoccupato: preoccupato che una vittoria, la NOSTRA VITTORIA, alle prossime elezioni Regionali, nasconda quei compromessi, quelle logiche politicamente ibride e opportuniste che ci sono estranee e che NOI abbiamo sempre fieramente avversato. Mi duole scriverlo, ma è ciò che sento: Sento di aver già perso, prima ancora di aver vinto, COMPAGNO OLIVERIO. Nell'auguraLe sinceramente il successo, da spendere con il massimo impegno per la nostra bellissima e aspra terra calabra, La saluto cordialmente.
Dott. Pierfrancesco Greco
CERISANO, 30 ottobre 2014