Cerisano di notte
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- Pubblicato: Lunedì, 07 Maggio 2007 17:39
http://cerisanoinrete.it/index.php?start=1673#sigFreeIdb0f10366eb
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L'assessore francesizzato
di Luciano Luciani
Cade anche l’ultimo mito dell’Assessore all’Ambiente.:
Ripercorriamo la debacle( ORMAI è FRANCESIZZATO!):
Il mito principe Le buche .
di questa storia ne aveva fatto il cavallo di battaglia (battaie), mitico quando in Consiglio si presentava con un pezzo (avec) di asfalto, invitando Caputo alle dimissioni ( pour se presentaire dimissioneire); oggi andate a Cosenza da Carito, provate a passare all’altezza del depuratore, sarà una impresa. Il resto lo lasciamo immaginare.
Il mito della Cosenza Fiumefredddo:
Bisognava riqualificare questa strada, decine di cantonieri dovevano pulire le cunette: la realtà è che tutto è peggio di prima, una frana da più di un anno aspetta di essere aggiustata, mentre il sottoscritto attaccava la Provincia sulla viabilità e sulla mancanza di fondi per la Cosenza Fiumefreddo a dispetto della Cosenza Lago, l’Assessore rimaneva in silenzio.
Il mito dell’Ambiente:
Bisognava rispettare la montagna, c’è l’eternit presso discariche in montagna , gli alberi vengono tagliati abusivamente, questo diceva. Niente è cambiato, anzi il degrado è arrivato vicino al Paese, ora l’ambiente è fare la festa della montagna, la festa ecologica e dare premi.
Il mito del lavoro artigiano:
Prometteva che ai piccoli commercianti e soprattutto agli artigiani, bisognava non farle pagare le tasse comunali, in quando esprimevano attività da premiare. Nel bilancio 2007, i commercianti pagheranno più delle abitazioni, alla faccia della premialità
Riamane un solo mito, quello dei prodotti tipici, stiamo aspettando la seconda convocazione del progetto. E’l’ultima carta da giocare, persa questa non gli rimane che dire che si era sbagliato o che abbiamo capito noi male.
Noi speriamo che si rifletta su questo, non in uno spirito punitivo, infatti lo sosteniamo tutti anche sui prodotti tipici. Noi di destra dal nostro Leader ci aspettiamo il guizzo del cavallo di razza (finisseur)
Ma la vita è coerenza, e noi non capiamo bene la sua politica. Ci aveva rotto i timpani , con le sue idee, per la verità tante condivisibili!
Siamo delusi, nel vedere che niente di quello promesso ora viene mantenuto. Ci sono difficoltà, le dica, saremo al suo fianco!!Non gli fanno fare le cose? Ha cambiato idea?il Paese aspetta di parlargli; aspetta e spera dice lui, mentre sfreccia sulle strade del Paese evitando di fermarsi!!!!
Assessore, tu si che sei un mito!!!!!!!!!!!La morale è una cosa, la legalità è altra cosa - di Luciano Luciani - Anche il Sindaco ha detto nell'ultima intervista ad una televisione privata, relativamente al concorso, che si tratta di una questione solo morale.Lo stesso vincitore del concorso in una lettera ad un quotidiano locale , aveva ammesso scusandosi, che la gestione della vicenda era stata non corretta. Io stesso avevo dall'inizio invitato a dividere le cose, essendo una cosa la questione morale, altra quella politica, altra quella legale. Sull'ultima ritengo come allora l'opportunità che siano i soggetti titolari delle azioni susseguenti ad avere l'onere delle verifiche. Lo stesso vincitore del concorso ha accettato l'interrogazione della Napoli con serenità; diversamente ha fatto il Sindaco, scagliandosi contro la Napoli stessa, sfidandola nientemeno ad assistere al comizio contro i delatori di professione.Che diversi stili e che diversa eleganza dei vari attori, quello che è certo che la maggioranza senza l'ex vicesindaco, avrà le sue difficoltà a raggiungere una maturità politica nuova e rinnovata. Sul piano politico, registriamo la dichiarazione del sindaco, che loro si sono occupati solo di occupare un posto vacante. Cosa non vera, perchè è bene ricordare , che il posto di part time per ufficio tecnico, fu creato apposta con la variante della pianta organica, variante da me contestata da assessore, che insieme alla vicenda dei mutui, furono alcune delle concause che mi costrinsero per coerenza ad abbandonare una maggioranza, che si avviava , verso una politica i cui frutti si stanno oggi vedendo. Diverso l’atteggiamento della amministrazione, con i posti dei vigili, per esempio, che se pur vacanti e forse necessari di copertura certamente più urgente di quella di part time ufficio tecnico, non hanno trovato ad oggi nessuna voglia di coprire le caselle vuote , né credo troveranno il coraggio di cancellare i due posti, per evitare proteste dei tanti aspiranti: Si registra intanto una azione a mio parere valida, con lo sportello del consumatore, che potrà servire veramente alla popolazione e soprattutto ai ceti più indifesi.Diverso il discorso del difensore civico, che nientemeno adesso partecipa alle riunioni di maggioranza. Da non commentare, già frutto non di una scelta condivisa e condivisibile , conseguenza di accordi elettorali, oggi che persino fa parte integrante della maggioranza, ci si domanda , quale ruolo di difesa del cittadino e di imparzialità possa La maggioranza decide di fare un comizio, dimostrando essa di essere in campagna elettorale permanete e dimostrando di non volere affrontare i problemi nel merito, ma di esser interessata ad intimidire, a personalizzare gli scontri, allontanando sempre di più la gente dalle Istituzioni. E al di là di queste inutili dimostrazioni di arroganza, di mancanza di riconoscimento degli altri, il Paese continua a essere sempre lo stesso in negativo.Nei prossimi giorni parleremo di Raccolta differenziata, di COSAP, di residui, di programmazioni gettate al vento di occasioni perse. Parleremo del rendiconto 2006, parleremo dell’aumento delle tasse, dell’addizionale IRPEF, parleremo delle indennità , parleremo degli sprechi. Parleremo anche di muri delle manche, di illuminazioni pubbliche, di servizi, di raccolta porta a porta, di posti di lavoro prima promessi e poi negati, di bisogno dei malati. Ma sempre con dati, fatti, senza sparare nel mucchio, senza essere populisti, ma portatori di critiche sane e necessarie.Soprattutto non ci arrenderemo mai alle minacce, ai soprusi, alle cattiverie, che lasciamo ad altri attori, ad altri modi di essere, ad altre moralità ed eticità.Cercheremo di interpretare la parte sana di un Paese che è in parte malato, che vive una oggettiva difficoltà a crescere, a fare dei progetti per il futuro. Cercheremo di capire i motivi per cui tanti si sono rassegnati, e si cullano nella speranza di un posto in Comune che forse non verrà mai! Cercheremo di capire i motivi per cui tanti hanno difficoltà a esprimere giudizi franchi. Cercheremo di capire se il nostro territorio è sano dal punto di vista ambientale, se esistono discariche abusive in montagna e se per caso esistono nel territorio materiali nocivi alla salute dei cittadini e se per caso ci sono persone che pur a conoscenza dei pericoli che la popolazione sta correndo fa finta di niente! Ci interrogheremo delle troppi malattie tumorali che questo Paese sta subendo e se le stesse sono nella media o no. Ci interrogheremo sul futuro di questo borgo, che produce un reddito medio di soli 7000 euro pro capite.Un Paese che perde annualmente circa 500000 euro di pensioni in entrata e non riesce recuperarli attraverso il lavoro. Parleremo de giovani di Cerisano che lavorano fuori, di quanti sono, di quanti potranno essere a breve. Parleremo di una generazione di genitori che ha i figli lontani e si appresta a perderne altri per la necessità di avere un riconoscimento dei loro studi e non essere costretti a umiliarsi di fronte a politici che non hanno mai fatto storia nella vita e pretendono di farla a danno degli altri con l'arroganza , le sevizie , i ricatti, le promesse, le misere regalie di situazioni precarie a vita. Parleremo di una comunità in cui solo pochi giovani hanno il coraggio di opporsi a personaggi che nei bar ripetono litanie del tipo "fino a quando ci sarò io, vinceremo sempre" , in un tentativo inutile di riscattare tante ed altre negatività, con la ricerca di metter paura e di sottomettere con la forza anche la sana critica e il giudizio comune.Una morale che deve essere messa sotto i piedi per sostituirla con una morale antica in cui ancora tanti non riescono a liberarsi. I Padroni da una parte che non riescono a accettare i tempi dell'uguaglianza e tanti terrieri dall'altra che non riescono ad affrancarsi. Come se 50 anni non fossero ancora passati e le persone si riconoscessero per il cappello alcuni e la coppola altri. Come se ancora alle feste esistessero le stimanze, ai tanti don . Come se la libertàdel popolo, della gente onesta e che lavora non fosse mai arrivata. Come se ancora i titoli si dessero per nascita e non per il lavoro e per le capacità di ognuno. E in mezzo, tra i don e il popolo, i tanti caporali, i tanti fattori, i tanti podestà, che nati anche loro nel popolo, sperano di affrancarsi servendo i padroni e i don, e per questo tradendo i propri natali, il popolo a cui appartenevano. Una vicenda complicata, una vicenda difficile da raccontare, che potrà avere diversi colpi di scena, di finali imprevisti, e che proprio per questo sarà sempre più appassionante.
Alla prossima Luciani Luciano
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Ovvero, i furbetti del paesino - La cicala, in questi tempi la sera nei bar, si diletta a parlare di come è brava, di come sà far le cose e di come gli altri siano a suo dire incapaci.Le cicale sono terribilmente noiose, senza qualità e idee, s’attaccano all’ombra di chi sta al sole (i padroni, i prepotenti, i notabili) per esibirsi nel loro canto sempre uguale, fre fre fre fre fre fre fre fre fre ..Si divertono a dipingere gli altri e a criticarli, e di queste mascalzonate e cialtronate si fanno vanto!!!!Queste castronerie quotidiane, che poi sono di una noia mortale, sono sempre le stesse.Le cicale, vestite da tuttologhi, con la sicumera di chi sa tutto di tutti , hanno bisogno di questa carnevalata quotidiana per restare nel jet-set politico e sociale.Malinconica creatura che attraverso questi sproloqui crede di gestire e ingannare l’opinione pubblica.La cicala è un falso moralista, è un falso migliorista, è un falso ideologico, e ama fornificare con quelli che prima detestava e disonorava. Perché mentre chi ha osato dire la verità, viene detestato e calunniato; chi finge di apprezzarlo viene conservato dal suo canto falso e traditore. La cicala è certamente un insetto che in nome del Politically Correct o della convenienza o nell’illusione di assurgere al grado di prepotente e approfittatore( i suoi referenti ) ha rimpiazzato il suo credo, da contestatore a conformista.. In nome di quel conformismo che riverisce gli approfittatori e condanna i difensori. Io credo che nel segreto della loro infinitesimale coscienza la pensano come chi criticano, ma per loro è troppo forte dover ammettere che la loro superiorità possa vacillare dinanzi ai fatti; ma soprattutto l’illusione e la voglia di potere passare dal grado di onesto laborioso a quello di truffaldino prepotente e riverito Don Signore, è una attrazione irrinunciabile. Le cicale in questa loro breve estate, ridotti a megafoni dei padroni non sono più pensiero, non sono più idea, né sono più speranza; ma solo una espressione numerica che serve ai veri padroni per far sì che si possano calunniare i semplici e laboriosi, per continuare il loro sporco lavoro senza insozzarsi le mani. La cicala non rappresenta altro che quel paesanotto furbacchiolo nonché maligno egoista che usa servire i potenti e maltrattare i disgraziati. Le cicale si vedono subito. Sparlano di tutti, non riconoscono agli altri nessun pregio, di contro loro sanno di tutto, da come si cucina, a come si va a funghi, a come si fanno le case e persino sanno di alta chirurgia o come si fa il ponte di Messina.Sanno di tutti e di tutto e trovano il peccato anche nell’ovvio. Niente della conoscenza dello scibile umano ha per loro segreti. Se si prova minimamente a contraddirli diventano i peggiori nemici. Di contro , verso i potenti diventano l’opposto, servili, gli danno sempre ragione e ne diventano lo strumento.Così le cicale nei loro canti sempre uguali, arrivano alla fine dell’estate sfiniti, senza aver potuto mettere in casa nessun bene materiale , ma soprattutto nessun riconoscimento morale. Ai primi freddi, appena accorti di non aver niente in sacca si rivolgeranno ai loro padroni che li disconosceranno. Né presso la gente laboriosa dopo averli insultati per tutta l’estate troveranno un aiuto.Sarà per loro la fine.I prepotenti, approfittatori, con quello truffaldinamente messo in cascina passeranno l’inverno, così non sarà per le cicale!!La nuova estate ricomincerà con i furfanti che avranno provveduto ad arruolare nuovi paesanotti furbacchioli, che diventeranno cicale per un’altra nuova e breve estate…………………….. e tutto ricomincerà , così è, da tanto, tanto tempo…..nei nostri luoghi, ………….così sarà per tanto , tanto tempo…..nei nostri luoghi.
Luciano Luciani
Dopo le castagne, le cocuzze, i dolci arriverà il tempo delle pittulille? - di Luciano Luciani - La politica di questa comunità, non ha preso coscienza dell’esistenza di una parte di Paese, soprattutto nei giovani, che interpreta il proprio presente, su dinamiche nuove, orientate alla costruzione di un futuro e non alla distruzione del futuro degli altri per difendere interessi di bottega.Questa Politica preferisce continuare a ragionare al passato, coltivando schemi che appartengono a tempi che furono, tempi che ci hanno regalato l’enorme debito pubblico che abbiamo, che non è altro che dover pagare cambiali fatte da altri per interessi di parte.Questa incomprensione sta determinando il rischio che la parte di Paese produttiva e innovativa si muova tra il tentativo di attività di sviluppo isolate o la tentazione del disimpegno.Siamo di fronte ad un Paese spaccato, non tra destra e sinistra, tra ricchi e poveri, ma la spaccatura vera è tra un segmento di gruppi sociali e professionali pervicacemente corporativi o dipendenti per stipendio e clientela dalla finanza pubblica, e una rete di persone che testimonia un desiderio di autoaffermazione e di voglia di crescere e accettare le sfide di una società complessa e dinamicamente in evoluzione come quella odierna. Il black out interpretativo , l’incomprensione della politica della realtà di questo Paese, ha portato i politici stessi a contrapporsi alla volontà rinnovatrici dei settori dinamici della comunità, contrapponendo una lettura e di conseguenza una azione datata della società e sulla società. Cerisano è stato tagliato in due, non interessa quello che si esprime come competenza, professionalità, onestà, coerenza, ma interessa solo l’alliniamento ad un modo dirigistico vecchio e consunto, che contrappone alle giuste istanze e critiche sui fatti , motivazioni ideologiche e personali, strumentalizzazioni preconcette che servono di volta in volta a negare che questo Paese sia vivo e possa esprimere modelli di sviluppo diversi e più efficaci.Ancor di più serve a nascondere che questi modelli efficaci di sviluppo , possano essere diretti da professionalità e competenze , che ai politici attuali mancano. Di fronte a questo potere che tenta di difendere come può i suoi segmenti protetti e quindi se stesso, , succede che i protagonisti del nuovo si sentino autorizzati al disimpegno e ad impiegare le loro professionalità verso interessi legittimi, ma egoisticamente personali. Si sottrae così al Paese, quella energia per lo sviluppo che porterà la comunità verso un declino certo e inevitabile.Non bisogna pensare però che chi aspira a rientrare nelle categorie protette sia esclusivamente nelle file dell’attuale maggioranza di governo comunale, né si può pensare che tutte le forze di sviluppo siano concentrate nell’attuale minoranza .Se nella maggioranza dei casi effettivamente è così, non si deve dimenticare che anche la lista che ha perso, ad un dato momento, sia nella presentazione delle liste, sia nella campagna elettorale, ha dato spazio ad alcuni settori datati, che rappresentavano anch’essi una visione della politica simile a quella che noi contestiamo agli altri).Ecco perché vedo con favore i giovani come facce nuove e di speranza di una nuova politica.Ma vedo con chiarezza anche la necessità di favorire insieme al ricambio, una aggregazione in cui non si badi alla vittoria a tutti i costi, ma si badi a emarginare a priori tutte le persone , le categorie che strumentalizzano da troppo tempo, visibilmente e invisibilmente, la politica cerisanese.Solo così le migliori energie del territorio potranno eliminare la trappola in cui siamo caduti.Cerisano non ha bisogno di dimenticare il presente e negare il futuro “ubriacandosi “ di castagne, cocuzze dolci e feste varie. Cerisano ha necessità di riguardare la realtà, di pensare al futuro anche e soprattutto dei giovani, e non sacrificare iprogetti, i sogni per difendere privilegi di persone che vogliono fermamente rimanere attaccati a privilegi che non solo non meritano, ma sono di ostacolo ad ogni forma di possibile sviluppo.
Luciano Luciani
Al servizio di tutti
Obbedendo alla massima non è mai troppo tardi: eccoci qua! Al servizio di tutti. Mancava nel web un luogo specifico di servizi e informazioni. Mancava in internet uno spazio di interscambio di opinioni sulla nostra comunità. Mancava nella rete una galleria di foto e video a disposizione dei tantissimi concittadini sparsi nel mondo. Mancava uno spazio per documentare l’oggi e divulgarlo. Accademia degli “ultimi” nasce per sopperire a questo ritardo, con l’intento di offrire un servizio, stimolare opinioni e dare voce a chi ne ha voglia. Basta iscriversi al sito e diventare protagonista della grande piazza, come richiama un fotogramma della testata, che ci vuole ricordare di un passato i cui ricordi oramai in bianco e nero si coniugano con la nuova tecnologia, con la nuova comunicazione insegnandoci che non ci sarebbe futuro senza un passato e ancor meno senza il presente. Cercheremo di produrre uno sforzo per riempire di contenuti il sito, in tanti già collaborano per il reperimento di informazioni e multimedia. A questi un ringraziamento particolare con la speranza che presto si aggiungeranno altri ad allargare la comunità.
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